sabato 16 luglio 2011

14 LUGLIO: OGGI GOVERNO SOTTO ESAME ALLE NAZIONI

Oggi il Comitato CEDAW delle Nazioni Unite, composto da 23 membri provenienti da tutto il mondo, ha valutato la relazione periodica presentata dal Governo italiano sulle misure adottate negli ultimi 4 anni per garantire i diritti delle donne. La società civile era presente alla discussione. Per la Piattaforma “Lavori in corsa – 30 anni di CEDAW” erano presenti Barbara Spinelli (Giuristi Democratici) e Claudia Signoretti e Simona Lanzoni (Fondazione Pangea).

Il Governo ha presentato le politiche portate avanti in questi quattro anni. Era presente una delegazione in sala e una in videoconferenza: circa quaranta persone in totale rispetto alle due persone del 2005, quando non fu presentato nessun rapporto ombra e la società civile non era presente al dialogo costruttivo tra Comitato CEDAW e Governo.

È la prima volta infatti che la società civile italiana presenta un rapporto ombra e partecipa alla sessione di valutazione del Comitato CEDAW. Il rapporto ha raccolto l’adesione di oltre 120 organizzazioni della società civile.

I membri del Comitato CEDAW oggi hanno posto numerosissime domande, che rispecchiavano la maggior parte dei temi critici sollevati dalla Piattaforma nel Rapporto Ombra.

Le domande hanno toccato tutti i diritti riconosciuti dalla Convenzione.

Il primo gruppo di domande riguardava il quadro legislativo italiano e i meccanismi istituzionali che dovrebbero l’attuazione dei principi della CEDAW e migliorare le condizioni di tutte e tutti. Il Comitato CEDAW ha sottolineato che alla luce della grave persistenza degli stereotipi che riguardano il ruolo della donna in Italia è indispensabile che il Governo garantisca la conoscenza della Convenzione, traducendola e diffondendola.

Numerosissime e interessate le domande sulle strategie che il Governo vorrà adottare in materia di eliminazione degli stereotipi, di partecipazione di tutte le donne, italiane, migranti, di seconda generazione, disabili, rom, alla vita pubblica, sociale, politica, economica e culturale.

“In politica si trasmettono stereotipi sul ruolo della donna come oggetto sessuale: cosa farà il Governo per sradicare questi stereotipi?”.

E ancora molte le domande su salute, tratta, prostituzione, su come è stata affrontata la crisi, sulle molestie sessuali sul luogo di lavoro, sulla violenza domestica.

Durante la sessione il Comitato CEDAW ha più volte espresso la sua preoccupazione per il fatto che dal 2005 ad oggi non si sono registrati sostanziali miglioramenti per le donne in Italia.

Il Comitato CEDAW, sulla base del dialogo avuto il 13 luglio con le rappresentanti della Piattaforma “Lavori in corsa - 30 anni CEDAW” e sulla base del dialogo avuto oggi con il Governo, lavorerà per formulare entro la fine del mese le Raccomandazioni conclusive, che il Governo italiano è tenuto ad attuare per rispettare l’impegno internazionale assunto con la ratifica della Convenzione per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne.